Il materiale maggiormente utilizzato nella realizzazione dei micrometri è l'acciaio, il quale, così come tutti i metalli e le leghe metalliche, è soggetto al fenomeno della corrosione.
La corrosione è un processo naturale e irreversibile di consumazione di un materiale e porta ad un graduale peggioramento delle proprietà fisiche dello stesso. In questo processo l'acciaio funge da elettrodo e l'ambiente di corrosione funge da elettrolita. Si instaura una reazione di ossido-riduzione in cui l'acciaio si ossida mentre le specie che si riducono dipendono dall'ambiente di reazione. Esistono diversi meccanismi di corrosione ma quello a cui sono più spesso soggetti i micrometri è la corrosione atmosferica, la quale si ha quando l'oggetto è esposto all'aria.
Oggetto metallico soggetto ad un'intensa corrosione
In genere, per evitare di avere questo spiacevole fenomeno, si aggiunge del cromo all'acciaio. Il cromo è in grado di ricoprirsi di un sottile strato di ossidi che protegge l'acciaio sottostante dall'azione dell'ossigeno e degli altri agenti chimici. Un acciaio a cui è stato aggiunto cromo viene comunemente chiamato acciaio inossidabile.
Bibliografia e sitografia: