La disciplina scientifica a cui il calibro Palmer appartiene è, in senso lato, la metrologia cioè la scienza che si occupa della misurazione e delle sue applicazioni. Più nello specifico il micrometro rientra nella branca della metrologia che si occupa della misura delle lunghezze.
Il calibro Palmer è in grado di misurare lunghezze con una risoluzione massima dell'ordine del centesimo di mm. Nel SI (Sistema Internazionale di unità di misura) tuttavia l'unità di misura della lunghezza è il metro (simbolo 'm'). Nel corso del tempo sono state date diverse definizioni teoriche del metro. La prima definizione venne data dall'Assemblea Nazionale Francese nel 1791 e definiva il metro come 1/10'000'000 del quarto del meridiano terrestre che passava per Parigi. Con il progredire della scienza si ebbero sviluppi successivi fino a che, nel 1983, durante la 17° GCPM (Conferenza generale dei pesi e delle misure) il metro venne ridefinito come la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un intervallo di tempo pari a 1/299'792'458 di secondo, assumendo che la velocità della luce nel vuoto, per definizione, valga c=299'792'458 m/s. Questa definizione è stata riconfermata nel 2018 dalla 26° CGPM.
Di seguito è rappresentato un particolare della Barra numero 27 realizzata nel 1889 e conservata presso il Bureau internationals des poids et mesures. Tale Barra ha rappresentato il prototipo standard internazionale della lunghezza di 1 metro.
Bibliografia e sitografia:
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