A come arco, la tipica forma del telaio che costituisce lo strumento;
B come Brown & Sharpe Mfg. Co., la prima azienda a produrre micrometri su scala industriale;
C come calibro Palmer, il nome dello strumento;
D come digitale, il tipo di lettura della misura che si può effettuare sui micrometri più recenti;
E come Esposizione Universale di Parigi, il celebre evento in cui Palmer presentò la sua invenzione;
F come frizione, componente mobile del micrometro;
G come Gascoigne, il cognome dello scienziato che pose le basi per lo sviluppo dello strumento;
H come "How it's Made", nome del documentario in cui si parla del calibro Palmer;
I come incudine, componente fissa del micrometro;
L come lunghezza, la grandezza fisica misurata dallo strumento;
M come Mitutoyo, la maggior produttrice ai giorni nostri di micrometri;
N come Napoleone III, imperatore francese nel periodo in cui venne inventato il calibro Palmer;
O come ottone, materiale di cui sono costituiti i micrometri per gioiellieri;
P come Palmer, il cognome dell'inventore dello strumento;
Q come QuantuMike, nome di uno degli ultimi modelli di micrometri digitali prodotti dalla Mitutoyo;
R come Rhode Island, luogo da cui partì la produzione industriale dei micrometri;
S come semplicità, caratteristica tipica del design e dell'uso dello strumento;
T come tacche, grazie alle quali posso leggere la misura;
U come utilità, caratteristica fondamentale dello strumento;
V come Vernier, inventore del calibro Vernier il cui sviluppo ha portato alla nascita del micrometro;
Z come zigrinatura, presente su parte dello strumento.
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